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Immagine del redattoregianluca baronchelli

A mo' di presentazione

Aggiornamento: 16 mar 2023


Gianluca Baronchelli

Viaggio, scrivo e fotografo per lavoro da molti anni. Ultimamente sentivo la necessità di creare uno spazio, un contenitore ove raccogliere almeno parzialmente il frutto di questo seminomadismo. Se per quanto riguarda i progetti fotografici tutto è ordinato e catalogato nei miei hard disk, e già esiste un sito che raccoglie in parte questo mio lavoro, per “le parole” il discorso è più complesso. Vuoi perché molte cose sono andate perdute in qualche scatolone (o sacco nero dell’immondizia) nel corso dei vari traslochi, vuoi perché molte cose, soprattutto quelle pubblicate sul web, si sono volatilizzate nei frequenti passaggi di proprietà delle testate tra gruppi editoriali, che spesso “riorganizzano” siti e risorse.

Per il nome, Taccuini di viaggio, ho preso spunto dai moleskine che mi accompagnano sempre, nella tasca posteriore dei pantaloni, quando parto. E dai mitici Carnet de Voyage ove molti, ben prima di me, hanno steso pensieri, parole, schizzi, disegni e microcosmi.

Nella sezione “articoli” ho raccolto reportage in gran parte pubblicati sulle riviste con le quali collaboro: ci sono ovvie differenze di stile, contenuto e livello di approfondimento perché ogni rivista ha il suo target, e la scrittura ne deve tener conto. Nella sezione “appunti” ho raccolto, e raccoglierò, testi molto più brevi, non mediati e non filtrati. Sono perlopiù frammenti dai miei taccuini, così come escono davanti a un thè alla menta in qualche improbabile bar del sud del mondo, o in qualche sala d’attesa di stazioni e aeroporti.

La forma grafica che ho scelto per questo contenitore è quella del travel blog, il contenuto no, non poteva essere quello. Non troverete consigli su ristorantini tipici, su confortevoli pensioni economiche a due passi dal centro o luxury hotels magnificamente collegati alle principali attrazioni della zona. Trovo che sia tutto troppo soggettivo e aleatorio, cambiano le alchimie tra le persone, i momenti nei quali si viaggia, le gestioni, il personale, le aspettative. E poi, il web è già meravigliosamente pieno di esperti che hanno sempre l'indirizzo giusto da proporre a tutti.

Non ci troverete nemmeno consigli su come affrontare tre giorni nel deserto, non vi dirò di portarvi il cappellino da sole e le scarpe comode, e nemmeno che far entrare il cammello in tenda potrebbe essere una pessima idea. Non perché io vi voglia male, sia chiaro, semplicemente perché sono ragionevolmente certo che lo sappiate già.

Però, se avete curiosità o domande, mi piacerebbe che mi scriveste, questo sì: mi piace entrare in contatto con persone nuove, e parlandoci e conoscendoci, capendo le vostre esigenze, magari il consiglio o l’itinerario giusto, quello non banale e buono per tutti, potrei riuscire a darvelo. A questo proposito, potete guardare anche la pagina che ho dedicato ai corsi online e workshop fotografici.

Mi piace condividere quello che ho imparato in venticinque anni di lavoro, esperienze, esperimenti. E quando non viaggio accompagno altri fotografi e persone curiose e innamorate dell'arte e della fotografia nell’apprendimento delle tecniche del reportage di viaggio: sono nati così i workshop alla scoperta del Val di Noto e di Siracusa. Che è dove, per il momento, ho deciso di piantare la tenda, in un jardinu tra ulivi secolari...


Gianluca Baronchelli

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